IntelligoNews: “Salva-Berlusconi. Malan (FI): Renzi grottesco. Ma non è un ‘salvacondotto’ per l’evasione fiscale”

di Lucia Bigozzi

“Manina o no, qualcuno quella norma l’ha scritta. L’atteggiamento del Governo Renzi è offensivo per il Paese”. Netto il giudizio di Lucio Malan, senatore di FI, sullo ‘scivolone’ di Palazzo Chigi. A Intelligonews, svela cosa c’è dietro…

Tutti a caccia dell’autore della norma “Salva-Berlusconi”. Secondo Lei, chi è stato?

«Qualcuno di sicuro è stato. In base alla mia esperienza, posso dirle che le leggi non si scrivono da sole. Bisogna vedere se la Presidenza del Consiglio è organizzata abbastanza da capire chi scrive le leggi che essa stessa approva oppure se siamo al caos totale. La norma in sé è giusta, è stata votata dal Consiglio dei Ministri e il voto non può essere revocato dal solo Premier. Non approvare la norma, oltretutto, fa perdere migliaia di posti di lavoro perché, nel dubbio, un investitore straniero investirà altrove – ad esempio in Francia, dove la stessa norma fissa il tetto non al 3, ma al 10 per cento. E’ grottesco, è offensivo per i cittadini che una norma giusta, buona per l’economia, e addirittura votata articolo per articolo dal CdM venga revocata perché potrebbe, forse, venire incontro anche al cittadino Berlusconi».

I critici della norma, specie a Sinistra, sostengono che sarebbe un “aiutino” anche per altri grandi imprenditori e manager. Condivide?

«Per eventuali critiche, i signori della Sinistra si rivolgano al Governo da loro sostenuto. Detto questo, se la norma è giusta, vale per Berlusconi e anche per tutti gli altri; tenendo presente, però, che – in ogni caso – ciascuno di coloro che hanno evaso le imposte anche per un solo euro deve pagare, e la norma lo ribadisce con tanto di sanzioni. Non è un ‘salvacondotto’ per l’evasione fiscale. Se uno evade per cose di poco conto, paga, strapaga ma la galera francamente mi sembra molto. Voglio ricordare il caso delle ‘cartelle pazze’ che non mi risulta esista in altri Paesi e sulle quali, oltretutto, non si riesce mai a capire chi sia l’autore dell’errore. Il fatto è che un cittadino che riceve una ‘cartella pazza’, e non fa ricorso in tempo, viene classificato come evasore fiscale e deve pagare».

Il rinvio della norma al CdM di febbraio dalle file di FI viene letto come una mossa per ‘blindare’ Berlusconi sulla partita per il Quirinale. Cosa risponde?

«Tenendo presente che la legge vale per tutti e non solo per Berlusconi, ribadisco che anzitutto si tratta di un danno al Paese perché, se la legge è giusta, occorre farla entrare in vigore subito. Aggiungo che il Governo ha da dieci mesi la delega fiscale, esattamente dal marzo scorso, e se n’è occupato solo il 23 dicembre approvando una norma, poi facendo dietrofront e rinviandola. Meno male che era il Governo del “cambiamo rotta velocemente”; la realtà è che stanno andando a rilento: al confronto, i governi Rumor erano molto più rapidi…».

C’è chi sostiene che la clausola fiscale farebbe parte del Patto del Nazareno. Molti osservatori oggi avanzano due opzioni: distrazione del Governo oppure elemento nel pacchetto del Patto sulle riforme tra Renzi e Berlusconi. Qual è la sua idea?

«Escludo totalmente che faccia parte del ‘pacchetto’ e propendo più per la cosiddetta distrazione – posto che occuparsi degli interessi del Paese e non delle convenienze politiche sia una distrazione. Ben vengano le distrazioni se fanno fare norme buone per il Paese, per l’economia, ed evitano di perdere migliaia di posti di lavoro».

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