IntelligoNews: “Terremoto, Malan (FI): Pronti a collaborare, Renzi eviti di occupare le TV”

“Forza Italia è pronta a offrire tutto il suo sostegno e la sua collaborazione per velocizzare i tempi della ricostruzione delle zone colpite dal sisma, a patto che il Governo non decida – come al solito – tutto da solo”. Il senatore forzista Lucio Malan risponde positivamente all’appello all’unità lanciato dal Premier Matteo Renzi ma, a Intelligonews, invita il Presidente del Consiglio a non strumentalizzare il terremoto nel pieno della campagna referendaria.

Senatore Malan, Renzi lancia un appello all’unità sul terremoto e da Forza Italia è già arrivata massima disponibilità. A quali condizioni?

“Da parte nostra non esistono condizioni, già govedì scorso abbiamo chiesto di accelerare l’esame del decreto per la ricostruzione. Siamo vicini con i fatti, non con le parole, alle popolazioni colpite dal sisma. E’ chiaro che questa collaborazione potrà produrre frutto soltanto se il Governo, dopo gli appelli, ci coinvolgerà direttamente – evitando di tenere fermo il decreto o di modificarlo con l’ennesimo emendamento in solitaria. L’esame dovrà essere collettivo e costruttivo. Poi, sarebbe opportuno che Renzi evitasse di sovrapporre il terremoto alla campagna referendaria”.

In che senso?

“Nel senso che il Premier non può occupare ulteriormente gli spazi del servizio pubblico per parlare del terremoto mentre è in corso la campagna referendaria. Lo invito a seguire l’esempio di Silvio Berlusconi che, quando si verificò il terremoto de L’Aquila, intervenne soltanto in casi particolari, lasciando invece tutti gli spazi informativi al Capo della Protezione Civile che aveva la gestione della ricostruzione. Renzi ha già il 50% degli spazi televisivi per la campagna referendaria, eviti di occuparne un altro 10% con la scusa di parlare della ricostruzione. Il rischio è che si finisca per dare l’impressione di strumentalizzare la tragedia del terremoto per qualche spazio televisivo in più”.

I soldi per la ricostruzione sono anche motivo di scontro fra il Governo italiano e la UE sulla Manovra economica. Renzi e Padoan hanno ribadito che la Manovra non sarà cambiata, nonostante i rilievi di Bruxelles. E’ giusto, a questo punto, puntare i piedi?

“Il denaro per il terremoto è soltanto una piccolissima parte del deficit preventivato nella Manovra, per cui insistere nel dire che lo scontro con la Commissione Europea è sulle spese post terremoto significa voler nascondere tutto il resto. Renzi non può spendere soldi con regalini e mancette varie, quattordicesime e quant’altro, a fini prettamente elettorali e poi far credere che, se si sfora, lo si fa per ricostruire le zone colpite dal terremoto. Questa è purtroppo un’altra vergognosa strumentalizzazione del Governo”.

A ogni modo, la vostra disponibilità resta?

“Certamente, ma fino a ora si è soltanto ascoltato un appello all’unità da parte di Renzi e niente più. Il decreto per la ricostruzione, alla luce degli ultimi drammatici eventi degli ultimi giorni e delle ultime ore, dovrà necessariamente essere aggiornato e modificato, ma questo dovrà avvenire con un esame parlamentare. Temo che, alla fine, il Governo continuerà a comportarsi come ha sempre fatto fino ad ora, ossia confezionando proposte e provvedimenti a scatola chiusa senza il minimo coinvolgimento parlamentare. Se così fosse, l’appello alla collaborazione non sarebbe altro che un bluff”.

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