Interrogazione al Ministro degli Esteri
Premesso che:
in diverse occasioni, negli ultimi anni, sono state riportate dalla stampa dichiarazioni del leader e Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran Hassan Rouhani, della Guida Suprema dell’Iran Ali Khamenei, e del consigliere speciale per la politica estera di Ali Khamenei, Ali Akbar Velayati – quali, ad esempio:
- Rouhani: “Israele è una vecchia ferita del mondo Islamico da rimuovere”
(Agosto 2013 – http://www.express.co.uk/news/world/419226/Israel-an-old-wound-says-Rouhani);
- Rouhani: “Oggi l’infetto tumore sionista si è aperto ancora, trasformando la terra degli Olivi in distruzione e sangue, disseminando il terreno con i corpi dei bambini palestinesi”
(Luglio 2014 – http://freebeacon.com/national-security/rouhani-this-festering-zionist-tumor-has-opened-once-again/);
- “Il Medioriente è attraversato da tre piaghe, la prima di queste è il regime sionista di Israele”
(Ottobre 2015 – Incontro tra Rouhani e il Ministro degli Esteri libanese Bassil – http://www.tasnimnews.com/english/Home/Single/892837);
- Ali Khamenei: “La nostra gente dice “Morte all’America”, ed è come dire “Io cerco il rifugio in Dio, contro la maledizione di Satana”
(Marzo 2005 – http://www.memritv.org/clip_transcript/en/606.htm);
- Ali Khamenei: “La razza europea è una razza barbara. Loro vestono giacca e cravatta e si profumano di acqua di colonia ma, in fondo, hanno la stessa barbara natura nota dalla Storia. Uccidono facilmente. Assassinano persone senza problemi. Perciò, picchiare le donne nelle loro case è una naturale conseguenza per gli Europei e gli Americani. Al contrario, nell’ambiente Islamico, è inimmaginabile”
(Maggio 2013 – http://www.memritv.org/clip_transcript/en/3844.htm);
- Ali Khamenei: “Il mio credo – il nostro credo, è che la Cisgiordania debba essere armata come Gaza. Coloro che amano il destino dei Palestinesi, se possono fare qualcosa, devono fare questo. Le persone lì debbono essere armate”
(Luglio 2014 – http://www.al-monitor.com/pulse/originals/2014/07/khamenei-calls-palestinian-referendum-armed-resistance.html);
- Ali Khamenei: “Voglio dire all’entità sionista: primo, voi non vedrete i prossimi 25 anni; secondo, sino a quel momento la lotta eroica e la jihad non vi darà un momento di serenità”
(Settembre 2015 – https://twitter.com/khamenei_ir/status/641520641724780544/photo/1?ref_src=twsrc%5Etfw);
- Ali Khamenei: “Quanto voi scandite ‘Morte all’America’, quando vi viene detto di indirizzare i vostri slogan contro l’America, significa ‘Morte a tutto ciò che l’America rappresenta’”. I giovani rispondono scandendo “Morte all’America, morte all’Inghilterra, morte agli ipocriti e agli infedeli, morte a Israele”
(2 novembre 1979 – Discorso di Ali Khamenei davanti a una platea di giovani in preparazione alla celebrazione dell’anniversario dell’attacco all’ambasciata Usa del 1979) https://youtu.be/YO19_z3374E);
- Ali Akbar Velayati: “Noi chiediamo a tutti i musulmani, a tutti Governi islamici, a tutti di difensori della liberta, specialmente alla Conferenza Islamica: condannate questi atti malefici…restate uniti per la resistenza e la causa Palestine…Umiliate permanentemente e disintegrate questo tumore (Israele)”
nel suo discorso alle Nazioni Unite, il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, dopo aver accusato l’Iran di sostenere finanziariamente Hezbollah e altri terroristi e di alimentare la guerra civile in Yemen, ha detto: “Non possiamo consentire a un regime sanguinario di continuare queste attività destabilizzanti mentre costruisce pericolosi missili…; l’accordo con l’Iran è stato uno dei peggiori accordi che gli Stati Uniti abbiano mai fatto, uno di quelli più orientati solo a beneficiare la nostra controparte…; è tempo che il mondo intero si unisca a noi chiedendo al Governo iraniano di porre fine alla sua ricerca di morte e distruzione… e soprattutto di cessare il suo supporto a terroristi… Il sostegno del regime iraniano al terrore è in evidente contrasto agli impegni presi da molti dei suoi vicini”;
in spregio alla moratoria approvata alle Nazioni Unite, sulla quale l’Italia si è fortemente impegnata, nel 2016 vi sono state in Iran almeno 567 esecuzioni capitali e la tendenza del 2017 non sembra inferiore, poiché vanno ancora verificate le reali conseguenze dell’attenuazione delle leggi sulla droga;
per sapere:
se il Governo intende continuare a promuovere le relazioni commerciali con l’Iran, come è avvenuto nel recente passato, con importanti scambi di visite di esponenti politici, spesso accompagnati da potenziali investitori privati;
se gli investimenti in un Paese che rischia di tornare a subire più gravi sanzioni a livello internazionale non siano altamente rischiosi;
come vengano considerate le dichiarazioni dei leader iraniani citate in premessa.