“Di fronte alle proteste degli Iraniani per un decente livello di vita e contro le spese per gli interventi militari in altri Paesi, è triste constatare che l’Alto rappresentante dell’Unione Europea, Federica Mogherini, e il Governo italiano sono schierati apertamente dalla parte del regime. Un regime che vanta il secondo posto al mondo di esecuzioni capitali, che promette di cancellare Israele dalla faccia della Terra, che finanzia gruppi terroristi, discrimina gravemente le donne, perseguita e giustizia i gay.
Andrebbe ricordato che la Costituzione iraniana dice apertamente che non si tratta di una democrazia, poiché i candidati alla presidenza e al Parlamento sono preselezionati dai capi religiosi e ogni atto del Presidente e del Parlamento può essere annullato dalla cosiddetta guida spirituale. Eppure, Federica Mogherini ha omaggiato gli esponenti di quel regime, umiliandosi in tenute che tante donne iraniane hanno il coraggio e la dignità di evitare. Quanto al Governo italiano, ricordiamo l’imbarazzante episodio delle statue inscatolate per servilismo verso Rouhani in visita o i 120 milioni stanziati nella legge di bilancio 2018, per favorire gli investimenti fatti nel Paese dove i pasdaran – fiancheggiatori dei terroristi – dominano l’economia.
Un quadro davvero desolante, di fronte al coraggio di chi protesta in Iran rischiando morte, carcere e torture”.