Italia Oggi: “Le liste Monti sono fuorilegge. Malan: il salvatore della Patria non può ignorare i divieti”

di Alessandra Ricciardi

La strategia elettorale di Monti? Illegittima. Perché il logo del premier Monti non può essere riprodotto su liste diverse anche se coalizzate tra loro. «E non basta che Monti sia il salvatore della Patria perché ignori i divieti di legge», attacca Lucio Malan, senatore PdL, relatore della naufragata riforma elettorale. Malan – ieri, in commissione vigilanza RAI, alle prese con la delibera che fissa le nuove regole sulla par condicio che varranno anche per i Ministri uscenti, Mario Monti in testa – rilegge proprio la legge elettorale attuale. E quell’articolo 14 che impedirebbe alle liste centriste, da quella di Pier Ferdinando Casini a quella di Luca Cordero di Montezemolo, di potersi fregiare del marchio Monti rimanendo, però, disgiunte.

La decisione sembra presa, lista unica per Monti al Senato, disgiunte alla Camera. Perché sarebbero fuorilegge?

“La legge parla chiaro. Se più liste vogliono utilizzare lo stesso contrassegno, devono fare lista unica. Utilizzare lo stesso logo e le stesse espressioni letterali in più di una lista è assolutamente vietato dall’attuale legge elettorale. E il Presidente del Consiglio non può agire al di fuori delle regole, anche se pensa di essere il salvatore della Patria”.

C’è chi, come Mantini dell’UdC, parla di altri casi in cui invece il logo unico su liste diverse è stato utilizzato.

È avvenuto alle comunali e alle regionali, non alle politiche. E, poi, un conto è utilizzare simboli di una stessa cultura che Partiti diversi interpretano in modo diverso, altro è utilizzare il nome di un candidato Premier. Ricordo, poi, all’UdC che erano contrari ai Partiti personalistici”.

Il riferimento era a Berlusconi, un’altra epoca…

“Sì, ma il tanto criticato Cavaliere non ha mai messo il proprio nome su liste diverse dal PdL”.

Non pensa che, contro Monti, questo sia solo un cavillo burocratico?

“No, è una critica di sostanza, politica. Se tutte le liste montiane si riconoscono nel programma Monti, facciano una lista unica. É così semplice. E invece hanno voluto trovare un compromesso tra esigenze partitiche e personalistiche diverse, in dispregio delle regole e a rischio di generare caos. Mi auguro che il Ministro dell’Interno vigili e assicuri la terzietà del suo operato anche in questo caso”.

Vi preparate a fare ricorso?

“Ogni lista in campo potrà farlo”.

Lei è stato relatore della fallita riforma elettorale – fallimento da tutti deprecato, a partire dal Capo dello Stato. Non si sente responsabile?

“La mia responsabilità è quella di aver fatto l’unico tentativo per trovare consensi al di fuori del Partito, tanto che in prima commissione al Senato siamo arrivati a un testo di riforma condiviso da tutte le forze politiche tranne che dal PD. Le proposte dei democratici invece non hanno mai raccolto consensi di altri Partiti”.

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