La Presse: “Legge elettorale, Malan: Consulta traccerà confini, prima solo chiacchiere”

di Donatella Di Nitto

La Corte costituzionale, il prossimo 24 gennaio, “definirà i confini del campo di gioco” per una nuova legge elettorale. Iniziare a discuterne prima della sentenza “sarebbe solo fare finta di dar vita a un dibattito, fatto di soli bla, bla, bla”. Ne è certo il senatore di Forza Italia, Lucio Malan, nominato ieri da Silvio Berlusconi nella commissione del partito che avrà il compito di approfondire il tema della legge elettorale e di svolgere le diverse fasi della trattativa parlamentare e politica sull’argomento. Ovviamente, seguendo le linee guida del leader azzurro. La commissione, oltre a Malan, è composta da Renato Brunetta, Paolo Romani, Gregorio Fontana, Niccolò Ghedini, Roberto Occhiuto e Andrea Orsini.

In un colloquio con LaPresse, il senatore – membro della commissione Giustizia e Affari costituzionali di Palazzo Madama, che nella scorsa legislatura fu relatore della “tentata” riforma elettorale – spiega la posizione del Partito: “Se avessimo la maggioranza del 51%, anche solo relativa, dei parlamentari, dovremmo stendere noi un testo e presentarlo agli altri. Purtroppo così non è. Il coordinamento con gli altri deve farlo quindi il Partito Democratico. E’ inutile parlare se non con loro”. Malan, infatti, sottolinea che “sarebbe bello fare una riforma che coinvolgesse tutti ma, quando c’è un Partito che ha quasi 300 deputati, è l’interlocutore obbligatorio”.

La proposta di Forza Italia è nota, quello che intende portare avanti il partito dell’ex Cav è infatti un sistema proporzionale che, ricorda lo stesso Malan, “sarebbe l’unica soluzione in una situazione tripartitica” come quella che si ha oggi. Il Mattarellum proposto dal segretario dem Matteo Renzi, invece, “è implicitamente premiale” e rischierebbe di “premiare appunto l’ingovernabilità”. Il problema, a questo punto, potrebbe essere l’accordo con gli alleati della Lega Nord – che, però, stanno sponsorizzando il Mattarellum. Il senatore, invece, non è d’accordo: “Se ho inteso bene le affermazioni di Salvini, io credo voglia andare a votare al più presto e con qualunque sistema elettorale. Renzi ha proposto il Mattarellum e il segretario federale leghista ha abbracciato questa proposta solo per fare in fretta e arrivare al più presto alle urne”. Insomma, aggiunge Malan: “Io credo che con Salvini non ci siano problemi se si arriva presto a una proposta condivisa, qualunque essa sia”.

La distanza è sostanziale a questo punto, sottolinea l’esponente azzurro: “A noi interessa fare una legge buona con qualunque ci stia, e col PD perché ha la maggioranza assoluta. Anche noi siamo per andare a votare, ma non con qualsiasi legge”. A questo punto, fondamentale resta il confronto con il Nazareno che, secondo Malan, deve essere “aperto a soluzioni” e non fatto “con i diktat, come accaduto in passato”. E, tra le soluzioni che Forza Italia proporrà a un tavolo con il Partito democratico, “ci saranno il sistema spagnolo o tedesco, che non hanno preferenze”.

“Noi siamo pronti – ribadisce Malan – ma ci sembra comunque normale aspettare la Corte costituzionale”.

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