La situazione del nostro Paese non è compatibile con l’arrivo indiscriminato di immigrati sempre più numerosi, per un tempo indefinito e senza un lavoro

Intervento in Aula in dichiarazione di voto su un ordine del giorno al decreto-legge in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza

Signor Presidente,

preannuncio il voto favorevole su questo ordine del giorno. Credo che, nel momento in cui si affronta il problema della sicurezza, non si possa nel contempo ignorare che presso l’altro ramo del Parlamento si sta procedendo – è ormai scaduto il termine per la presentazione di eventuali emendamenti, per cui la discussione sugli stessi avrà inizio a breve – all’esame del disegno di legge cosiddetto Amato-Ferrero, che allarga in ogni modo immaginabile le maglie, per consentire l’immigrazione a persone straniere che vogliono venire nel nostro Paese anche se non offrono garanzia alcuna di disporre di un lavoro. Anzi, vengono dilatati in ogni modo i tempi per restare nel nostro Paese, anche e in forma esplicita al di là del periodo in cui la persona ha un lavoro.

Tanto per fare un esempio, un contratto di lavoro temporaneo da tre a sei mesi dà diritto a risiedere nel nostro Paese per due anni. Quando si sia perso il lavoro precedente si potrà restare ancora un anno per cercarne un altro. Si prevedono poi vari meccanismi per aumentare le quote. Se, per caso, vi è un aumento di richieste di lavoratori, si prevede un ulteriore aumento delle stesse anche se non commisurate al numero effettivo di richieste pervenuto in precedenza, ma a una astratta e opinabile capacità di assorbimento da parte del tessuto sociale e lavorativo del Paese.

Nel nostro Paese non c’è davvero bisogno di una prospettiva del genere, quando invece bisognerebbe rendere efficaci le norme previste dall’attuale legislazione sull’immigrazione. È inutile discutere delle modalità di espulsione di poche decine di persone pericolose per l’ordine pubblico quando si dà la possibilità a centinaia di migliaia di persone di entrare nel nostro Paese anche se prive di lavoro e, conseguentemente, facili prede di una criminalità – organizzata o no che sia – di cui sono vittima i cittadini.

Pertanto, chiediamo di esprimere un voto favorevole su questo ordine del giorno, che impegna il Governo a prendere atto che la situazione del nostro Paese non è compatibile con un allargamento – di fatto indiscriminato – delle maglie che riguardano l’immigrazione e, conseguentemente, a ritirare il disegno di legge Amato-Ferrero il cui esame è invece in corso presso la Camera dei Deputati.

Votazione nominale dell’ordine del giorno G100, presentato dal senatore Calderoli: il Senato non approva.

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