La strada è quella di un trattamento di disoccupazione dignitoso, uguale per tutti, da godersi per diritto e non per concessione

Intervento in Aula per dichiarazione di voto sul decreto “occupazione e fiscalizzazione oneri sociali”

Signor Presidente, Colleghi Deputati,

nel corso della discussione in Commissione, il Gruppo della Lega Nord ha espresso numerose perplessità su questo decreto-legge. Infatti, accanto a positivi elementi, costituiti principalmente dall’introduzione della flessibilità nella durata del lavoro e dai contratti di formazione e lavoro (articoli 7 e 16), emerge altrove – specialmente nell’articolo omnibus, l’articolo 5 – una logica fatta di provvedimenti-tampone, che non risolvono i problemi ma tendono semplicemente ad attutirne i sintomi. Sono provvedimenti che vanno a favore di questa o quella azienda, di questa o quella categoria, di questa o quell’area, a discapito – inevitabilmente – di altre. Noi riteniamo, invece, che la strada da percorrere sia quella di un dignitoso trattamento di disoccupazione, uguale per tutti, da godersi per diritto e non per concessione.

In Commissione abbiamo anche evidenziato che la copertura di un aumento dell’indennità di disoccupazione sarebbe potuta venire dalla riduzione di alcuni dei provvedimenti-tampone di cui si è detto. Si trattava però, in grandissima parte, di benefici già erogati o in via di erogazione, che dunque non era più possibile toccare. In questo senso siamo, perciò, favorevoli a un adeguamento dell’indennità di disoccupazione. (Vorrei chiarire che il voto contrario espresso poco fa sull’ordine del giorno Innocenti e altri n. 9/573/5 era dovuto al fatto che stavamo approntando una migliore formulazione, in cui la menzione della revisione complessiva degli ammortizzatori sociali fosse inserita non nella premessa ma nel dispositivo – nella parte, cioè, che impegna il Governo.) Più in generale, in Commissione, la Maggioranza aveva concordato di escludere allargamenti di prepensionamenti o aumenti di spesa. È stato questo impegno che ci ha spinti a orientarci favorevolmente verso il provvedimento in questione e che ci ha fatto votare contro l’aumento dei prepensionamenti dei lavoratori del gruppo Alitalia. Spiace leggere che ciò sarebbe dovuto al fatto che i dipendenti dell’Alitalia sono in gran parte romani. Non abbiamo assolutamente fatto un ragionamento di tipo geografico, perché altrimenti avremmo spinto per un allargamento dei benefici in favore del settore della siderurgia, che avrebbero interessato principalmente la zona di Brescia o la REV di Pordenone.

Tutto ciò premesso, anche di fronte alla volontà espressa dal rappresentante del Governo di muoversi verso una revisione generale degli ammortizzatori sociali in direzione di un più adeguato livello delle indennità di disoccupazione e non più di provvedimenti-tampone, il Gruppo della Lega Nord esprimerà voto favorevole sul disegno di legge di conversione di questo decreto-legge.

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