L’interscambio commercial-industriale con l’Iran coinvolge anche aziende di proprietà dei pasdaran, che finanziano il terrorismo?

Interrogazione ai Ministri degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e dello Sviluppo economico
Premesso che:

l’agenzia iraniana “Fars News” dell’11 agosto 2015, riportando le parole del Capo della Camera di commercio Iran-Italia, Ahmad Pourfallah, ha rivelato che, la settimana precedente, una delegazione italiana che includeva i massimi dirigenti di 16 aziende ha visitato Teheran con l’intesa che la visita sarebbe stata ricambiata;

Pourfallah ha ricordato che l’Italia aveva un interscambio di 7 miliardi di dollari all’anno, ampiamente ridotto a causa delle sanzioni economiche, e si è augurato di poter ora raggiungere presto i 10 miliardi;

già all’inizio di agosto, i Ministri in indirizzo hanno visitato Teheran, evidentemente allo scopo di sviluppare legami commerciali e industriali,

 

si chiede di sapere:

quali siano le aziende iraniane coinvolte in questi contatti;

se vi siano anche aziende di proprietà dei pasdaran, che hanno sviluppato un grande sistema politico-economico che ha tra le sue finalità il finanziamento del terrorismo.

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