L’Italia ratifica la Convenzione sui diritti del fanciullo ma vota contro la risoluzione ONU sulla «Protezione della famiglia»

Intervento in Aula nella discussione sulla ratifica e l’esecuzione del Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti del fanciullo, adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2011

Signora Presidente, la ratifica di questa Convenzione è un fatto importante.

La Convenzione si riferisce direttamente ad aspetti tecnici, come bene ha illustrato il relatore, sui modi nei quali possono essere presentate comunicazioni – ovvero ricorsi – a tutela dei fanciulli, i cui diritti sono tutelati dalla Convenzione, che è quella che ha i contenuti più importanti.

La Convenzione stabilisce il diritto del bambino alla vita e alla sua istruzione e sottolinea vari aspetti inerenti la sua formazione – come, appunto, l’istruzione scolastica. Gli articoli 4 e 8 sottolineano l’importanza dei legami familiari, ritenuti anche da altri documenti delle Nazioni Unite come un aspetto fondamentale per la tutela dell’infanzia.

Il 25 giugno dell’anno scorso, al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite è stato approvato un documento che sottolinea l’importanza della famiglia rispetto all’educazione dei bambini. Questo documento riconosce «che la famiglia ha la primaria responsabilità di nutrire e proteggere i bambini, e che i bambini, per il pieno e armonioso sviluppo della loro personalità, dovrebbero crescere in un ambiente familiare di felicità, amore e comprensione», ed afferma «che alla famiglia, quale gruppo fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri, specialmente i bambini, dovrebbe essere assicurata la necessaria protezione e assistenza tale da poter assumere pienamente le sue responsabilità all’interno della comunità», e aggiunge «che la famiglia è il naturale e fondamentale nucleo della società e ha diritto ad essere protetto dalla società e dallo Stato». Cito questo provvedimento perché, su di esso, l’Italia ha espresso voto contrario. Abbiamo perciò presentato, insieme ai colleghi Aracri e Gasparri, l’interrogazione 4-02984 per conoscere le ragioni di questo incredibile voto contro questo documento.

Quella che vi ho letto è solo una parte del testo, ma essa contiene ciò che dice l’insieme del documento. Non ci sono trappole né altre strane previsioni infilate in esso a forza, tanto è vero che esse sono state approvate dalla maggioranza del Consiglio dei Diritti Umani. L’Italia, però, ha votato contro la risoluzione denominata «Protezione della famiglia».

Siamo in attesa di conoscere le ragioni di un tale voto. Sono presenti in Aula autorevoli rappresentanti del Governo e – immagino – anche del Ministero degli Esteri. Quindi questa sarebbe l’occasione buona per spiegare tali ragioni. Altrimenti, spero che rispondano al più presto alla nostra interrogazione.

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