Malan (FI): governo si batta per difendere interessi Italia

Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, onorevoli colleghi, il 5 ottobre scorso i commissari europei Dombrovskis e Moscovici hanno scritto una lettera al Ministro dell’economia italiano criticando duramente la Nota di aggiornamento del DEF perché si discostava dalle raccomandazioni approvate dal Consiglio europeo per quanto riguarda il rientro dal deficit.

Questa lettera è stata accolta da durissimi attacchi da parte di esponenti del Governo e della maggioranza contro le raccomandazioni di questo Consiglio europeo, che il Presidente della Commissione affari europei, senatore Licheri, del MoVimento 5 Stelle, ha poco fa detto essere composto “da coloro che vogliono imporre la dittatura degli algoritmi”.

Infatti, chissà quale Consiglio europeo aveva approvato quelle raccomandazioni; anche perché esse erano state approvate all’unanimità e, dunque, anche con il voto dell’Italia. Si potrà allora pensare a Gentiloni, a Renzi, a Letta, a Monti, magari a Berlusconi (tutt’ora l’ultimo Presidente del Consiglio scelto dai cittadini). Invece no, perché quel Consiglio europeo non si è tenuto anticamente ma si è tenuto il 28 giugno scorso e a rappresentare l’Italia e a votare quella raccomandazioni c’era il qui presente presidente del Consiglio Giuseppe Conte. (Applausi dal Gruppo FI-BP).

Allora, io ne ho fatto l’oggetto di un pezzo di intervento, ma non pensiamo (e credo che nessuno qui lo pensi) che tali questioni possano essere apprezzate in ambito internazionale. E non credo che a livello europeo questo dia credibilità al nostro Paese, specialmente poi se abbinato a ferocissimi attacchi contro i cattivoni del Consiglio europeo, per non parlare dei componenti della Commissione europea, che spazzeremo via, dicono esponenti del Governo.

Quando poco fa il collega Mallegni le faceva notare che ad ascoltare a lungo e con il garbo che le riconosciamo molti interventi senza prendere appunti si rischia di non ricordare molto, faceva un’osservazione davvero appropriata. Sono infatti passati tre mesi da quelle raccomandazioni e lei ha firmato una Nota di aggiornamento al DEF e una legge di bilancio che si scontrano frontalmente con quelle raccomandazioni.

Qui ci sono voluti tre mesi, ma il giorno prima, per altro, di quel Consiglio europeo del 28 giugno qui lei ha udito e ricevuto la raccomandazione – anzi, l’impegno – da parte della maggioranza di Governo – e, su alcuni punti, anche di altre forze politiche – a lavorare su alcuni aspetti, come l’eliminazione delle sanzioni alla Russia, che fanno danno più a chi le pone che a che le riceve (Applausi dal Gruppo FI-BP), o il superamento della direttiva Bolkestein, per quanto riguarda le note vicende che conosciamo, come quella degli stabilimenti balneari o altre, che mai lo stesso Bolkestein avrebbe voluto fossero oggetto di quest’applicazione. Il giorno dopo, al Consiglio europeo, insieme ad altri Paesi ha votato l’estensione e il prolungamento delle sanzioni alla Russia e sulla direttiva Bolkestein non è stato ottenuto niente.

C’è stato però un aspetto positivo: lei – e naturalmente molti altri esponenti della maggioranza e del suo Governo – ha definito quel Consiglio europeo un grande successo e una svolta, così come lo era quello che il Consiglio europeo aveva approvato sull’immigrazione. In tanti abbiamo preso atto con soddisfazione di questo successo, perché sosteniamo l’Italia, chiunque ci sia al Governo. (Applausi dal Gruppo FI-BP). Purtroppo è bastato che trascorresse qualche giorno perché la vicenda della nave Diciotti ci facesse scoprire che non avevamo ottenuto assolutamente nulla, neppure dal punto di vista dell’immigrazione: le persone che erano a bordo di quella nave sono state tenute in porto, si è aspettato un po’ e oggi sono tutte in Italia, esattamente come accadeva prima del Governo del cambiamento. (Applausi dal Gruppo FI-BP). Allora c’è qualche problema: dobbiamo fare in modo di essere un pochino conseguenti.

Qui poi subentra la questione della manovra, della quale ha parlato e che si scontra con le raccomandazioni approvate dal Consiglio europeo, anche con il suo voto, il 28 giugno; ma questo ormai l’abbiamo visto, va bene. Ebbene, questa manovra non ci pone nella direzione giusta né nelle condizioni di imporci a quel pericoloso organismo che si chiama Consiglio europeo o alla Commissione europea. Ci pone invece in una condizione d’isolamento, perché metterci frontalmente contro a quanto era stato chiesto all’Italia, anche dal punto di vista politico, con dichiarazioni continue e attacchi – anche personali – ai membri della Commissione europea non è il modo in cui si può ottenere qualcosa.

I Governi Berlusconi, invece, hanno sempre lavorato in questa direzione: ci siamo contrapposti all’Unione europea su punti molto importanti per difendere gli interessi del Paese e il presidente Silvio Berlusconi ha pagato questo di persona (Applausi dal Gruppo FI-BP), subendo attacchi di ogni genere, anche speculativi e politici, per non parlare di quelli giudiziari; ha però difeso l’Italia, cercando sempre il dialogo con gli altri Paesi.

Non possiamo attaccare pressoché tutti i Paesi dell’Unione europea, tranne alcuni, con i quali – come ha ricordato il senatore Licheri, del MoVimento 5 Stelle – non abbiamo nulla, o pochissimi interessi, in comune: parlo del gruppo di Visegrád, con il quale, a parte il fatto che non vuole gli immigrati nostri, per il resto, non è che abbiamo tante cose in comune. Possiamo avere tanta simpatia e alcune vedute in comune: se però non vogliono prendersi nessuno dei nostri immigrati, che noi invece vogliamo dare loro, non vedo questo grande interesse in comune.

L’isolamento che invece abbiamo oggi era esattamente l’opposto di quello che Silvio Berlusconi ha sempre portato avanti con i suoi Governi, ottenendo cose notevoli, di cui adesso non faccio l’elenco, limitandomi a parlare solo dei successi ottenuti proprio per attutire quelle norme eccessivamente rigide e difendere gli interessi dell’Italia, il made in Italy e tante altre questioni.

Allora, presidente Conte, le dico solo questo: la sosterremo quando si batterà a difendere gli interessi italiani; quando chiederà di non applicare la direttiva Bolkestein dove non va applicata; quando si batterà per difendere i confini dall’immigrazione clandestina e anche dalle incursioni che vengono dalla Francia; quando difenderà gli interessi dell’Italia e la sicurezza dei cittadini; quando, infine, si batterà per favorire il rientro degli immigrati che non hanno titolo per restare nel nostro Paese. Su tutto questo avrà il nostro sostegno, ma l’Italia non può restare isolata.

C’è un solo Paese che dà anche a lei personalmente un certo credito: il presidente Trump riserva a lei personalmente, presidente Conte, un ottimo trattamento, ma allora impariamo, imparate qualcosa anche da Trump. Trump, da quando è stato eletto, ha fatto salire i valori della Borsa americana del 40 per cento e la disoccupazione è ai minimi. Da quando si è prospettato il vostro Governo, la Borsa italiana ha perso il 20 per cento, 150 miliardi di capitalizzazione sono andati in fumo, con miliardi in più pagati sugli interessi e una disoccupazione che già solo col decreto dignità è in aumento. Prenda esempio dall’unico punto di riferimento che a quanto pare questo Governo è riuscito in qualche modo ad avere, forse più che altro per via del nemico comune che è la Commissione europea, e cerchi di fare l’interesse dell’Italia. (Applausi dal Gruppo FI-BP. Congratulazioni).

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