“A Roma si possono esprimere liberamente le proprie idee solo se gradite alla sindaca. Quelle sgradite, anche se pienamente conformi alla legge, anzi, a difesa della legge, sono invece proibite. La giunta di Roma Capitolina ha infatti deciso la rimozione dei manifesti di Pro Vita e Generazione Famiglia, colpevoli di ribadire ciò che la legge italiana dice: non possono esserci adozioni da parte di due uomini, è vietato l’utero in affitto. La libertà di espressione, tutelata dall’articolo 21, non è una concessione dello Stato ma un diritto inalienabile dei cittadini. Non può essere condizionata né dal governo nazionale, né tanto meno da quello di Roma Capitale. Vietare la libera espressione delle idee è un gravissimo e inquietante atto totalitario che non va sottovalutato, specie se viene da un partito politico di governo. Il fatto poi che ciò avvenga per richiesta della senatrice Cirinnà, di quel PD che il M5S insulta ogni giorno, risulta paradossale.”