RIFORME ISTITUZIONALI. MALAN (PdL): PRESENTATO DDL PRESIDENZIALISMO

“Quello che il presidente Berlusconi ha detto sul presidenzialismo dimostra, una volta di più, la sua straordinaria capacità di anticipare i tempi e capire le reali necessità dell’Italia. Sono parole di saggezza e buon senso, anche per i tempi ampi che ha prospettato.

Dal novembre scorso c’è, depositato al Senato, il mio ddl per introdurre in Italia il sistema presidenziale di tipo americano. È l’Atto Senato numero 1218, che ho presentato a titolo personale. Fin dalla discesa in campo di Berlusconi, del resto, era diffusa la convinzione che il presidenzialismo e il bipartitismo fossero lo sbocco finale alla transizione italiana.

Il sistema americano funziona da 220 anni, tiene unita una grande Nazione in un sistema federale dove gli Stati hanno grandi prerogative, rafforza i poteri dell’Esecutivo e garantisce quelli del Parlamento. E proprio quest’anno ha dimostrato di essere più vitale che mai”.

 

Le considerazioni del Presidente Napolitano sul sistema istituzionale americano

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha più volte manifestato apprezzamento e interesse per il sistema istituzionale americano, pur avendo sempre sottolineato che “non spetta a me suggerire soluzioni, ma solo insistere sulle gravi conseguenze che avrebbe un nuovo nulla di fatto e sull’urgenza di giungere a scelte largamente condivise. In questo senso il mio impegno non verrà meno” (20 dicembre 2007, incontro con le Alte Magistrature della Repubblica).

Ecco due esempi, entrambi del 2008, entrambi in occasioni particolarmente solenni alle quali ero presente. (Lucio Malan)

 

Intervento del Presidente Della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella seduta comune del Parlamento in occasione della celebrazione del 60° anniversario della Costituzione

Camera dei Deputati, 23 gennaio 2008

“Un problema di equilibri istituzionali si pone comunque in un sistema democratico. Nell’unico Paese europeo in cui sia stato introdotto il regime semi-presidenziale, con l’elezione di un Capo dello Stato partecipe dell’esercizio di poteri di Governo, è oggi in corso un processo di riforma dettato anche dal riconoscimento di una carenza di ‘contropoteri’, e dunque rivolto, tra l’altro, al ‘riequilibrio delle istituzioni’, al rafforzamento del ruolo del Parlamento, al riconoscimento del ruolo dell’opposizione. E negli Stati Uniti, nel sistema presidenziale per eccellenza, opera un forte Parlamento, opera un insieme di controlli e bilanciamenti che ha fatto grande la democrazia americana”.

Intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all’incontro con le Alte Magistrature della Repubblica

Quirinale, 17 dicembre 2008

“È in questa prospettiva che vanno oggi visti e affrontati problemi, pure non nuovi, di ruolo e di efficacia delle nostre istituzioni. In primo luogo, il Parlamento : perché nei sistemi democratici di maggiore tradizione e solidità, anche se guidati da forme di Governo diverse da quella disegnata per l’Italia dalla Costituzione repubblicana, il Parlamento continua ad assolvere un ruolo insostituibile. Si guardi a come in questo momento appaia essenziale nel processo di formazione delle decisioni negli Stati Uniti colpiti dalla crisi, l’ascolto del Congresso, la ricerca del consenso nel Congresso”.

 

Come si vede, apprezzamenti tutt’altro che occasionali. Al contrario di come qualcuno dice, parlare di ‘presidente eletto dai cittadini’ non significa mancare di riguardo al Presidente Napolitano. L’ha fatto lui stesso. (Lucio Malan)

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