MALAN “SIAMO CON CHI CI HA VOTATO PER CAMBIARE L’EUROPA

“Signor Presidente, signora Presidente del Consiglio, Ministri e rappresentanti del Governo, siamo orgogliosi, come senatori di Fratelli d’Italia, per il modo in cui lei, signor Presidente del Consiglio, rappresenta l’Italia nelle sedi europee e internazionali, non soltanto per le sue capacità e il suo impegno personale, ma per il risultato elettorale che fa dell’Italia un’eccezione a livello dei grandi Stati europei, perché è l’unico dei grandi Stati europei dove le forze di Governo hanno aumentato i loro consensi. Fratelli d’Italia, la principale, ha aumentato di tre punti il proprio consenso rispetto alle elezioni politiche e tutte e tre le formazioni hanno guadagnato rispetto alle precedenti elezioni politiche, con un guadagno di quasi quattro punti da parte della coalizione nel suo complesso. Ricordo questo a chi ha detto che saremmo andati incontro a un risultato negativo, anche in riferimento ai ballottaggi, dove ricordo che, alla fine, noi governiamo in più città di quante ne governassimo prima. Per cui, insomma, parlare di débâcle mi sembra francamente arrischiato ovvero falso. (Applausi).Il nostro Presidente del Consiglio arriva in sede europea con il prestigio dovuto a questo risultato elettorale e ai risultati ottenuti dal Governo: i record di occupazione che si susseguono mese dopo mese, il record dell’occupazione femminile, i record sugli obiettivi colti con il PNRR.Vedo qui il ministro Fitto, che ha fatto un enorme lavoro su questo tema. Si parlava sempre dell’inflazione, ma ricordo che ora l’Italia è uno dei due Stati europei con l’inflazione più bassa. Quando il Governo Meloni ha iniziato il suo lavoro era lo Stato europeo con l’inflazione più alta. Di passaggio dico che era all’11,8 per cento, mentre oggi è sotto l’uno per cento: c’è stata una tendenza generale alla discesa dell’inflazione, ma è passata dai massimi ai minimi, quindi evidentemente il Governo anche qui ha lavorato bene. Lo spread è al di sotto del livello di tutti gli ultimi Governi precedenti.L’Italia con il Piano Mattei ha dato una svolta in politica internazionale; dopo decenni in cui l’Africa veniva ignorata, ora, non soltanto per l’Italia ma per l’Europa e a livello internazionale, c’è nuovamente questa attenzione. Forse esageriamo nell’essere sobri parlando delle cose fatte, ma pochi mesi fa in quest’Aula c’erano decine di Capi di Governo e Capi di Stato africani invitati dal nostro Governo (Applausi) che hanno segnato una svolta, un momento storico di cui tendiamo a non parlare tanto perché pensiamo sempre a quello che c’è da fare da oggi in poi. Intanto questo è stato fatto ed è stata segnata una svolta.Anche a livello europeo, in vista di questo vertice, ci sono già fin d’ora diversi successi da segnalare, ad esempio il fatto di avere inserito nel preambolo dell’agenda di questo vertice il principio di sussidiarietà, troppo spesso dimenticato da chi vorrebbe un’Europa che decide tutto, come è stato detto, ossia da come dobbiamo mangiare all’auto che dobbiamo guidare. Che poi a Bruxelles si voglia decidere come si deve mangiare in Italia credo sia davvero paradossale: a quanto pare, però, tutto il centro Europa, anzi tutto il resto d’Europa (e non solo l’Europa), preferisce mangiare in Italia piuttosto che a Bruxelles.Sull’immigrazione in generale si è cambiato finalmente il parametro. Ora finalmente si è tornati al principio fondamentale, e cioè che in Europa – e noi diciamo soprattutto in Italia – si entra legalmente e non attraverso il traffico dei trafficanti di esseri umani, che sono dei criminali ed anche fiancheggiatori del terrorismo. Questi sono aspetti estremamente importanti che vanno ben al di là delle nomine che potranno avvenire in questi giorni.Ho notato che si è parlato di vari temi. Devo dedicare un minuto a quanto detto dai colleghi del MoVimento 5 Stelle, quando si è parlato del problema del debito. Lo ha fatto proprio il MoVimento guidato da colui che gratuitamente (Commenti) ha proposto agli italiani di spendere 230 miliardi del contribuente per intervenire su percentuali bassissime del nostro patrimonio edilizio. (Applausi). Quello sì che ha creato del debito, non certo le politiche per lo sviluppo che hanno fatto sì che l’Italia abbia numeri migliori della media dell’Europa.Un altro punto è stato toccato dalla senatrice Maiorino: l’astensionismo. Sull’astensionismo devo dire che ha colpito soprattutto gli elettori del MoVimento 5 Stelle, che da 4,6 milioni sono passati a 2,3 milioni. (Applausi). Ordinariamente non uso i risultati elettorali come argomento, però, quando ci si parla dell’astensionismo, faccio notare che una parte di quegli elettori non sono andati a votare per nulla, un’altra parte evidentemente ha votato per Partito Democratico e Alleanza Verdi e Sinistra, che hanno migliorato le loro posizioni. Il risultato elettorale ha visto la maggioranza degli eletti in Italia appartenenti alla maggioranza di Governo: ciò renderà l’Italia più forte su tutta una serie di temi ed alcuni li ho già citati.Ricordo anche la necessità della deregolamentazione, citando il famoso detto secondo cui l’America innova, la Cina copia, e l’Europa regolamenta e dunque spesso mette degli ostacoli enormi a chi vuole produrre o anche ai comuni cittadini che vogliono semplicemente vivere, avere una casa, magari un’automobile. Ebbene questa iper-regolamentazione va certamente combattuta, il presidente Meloni ha proposto l’idea che ci sia addirittura una delega specifica sulla deregolamentazione.Sono cose estremamente importanti, perché non può essere un caso che l’Europa da troppo tempo sia l’area del mondo che meno cresce dal punto di vista economico rispetto a tutte le altre. Evidentemente bisogna cambiare, invertire la tendenza e andare avanti su una posizione che veda l’Italia protagonista, un’Italia che non sta col cappello in mano a correre dietro al famoso duo Francia-Germania, il quale è in grave difficoltà perché, a differenza di quanto è avvenuto da noi, gli elettori hanno bocciato in modo molto severo le maggioranze di governo. I due partiti principali di governo di Francia e Germania insieme raggiungono la sola percentuale di voto di Fratelli d’Italia, e in più noi abbiamo degli alleati che ci fanno andare evidentemente molto più in alto.Noi siamo con lei, presidente Meloni, nel suo impegno per un’Europa che, come volevano i padri fondatori De Gasperi, Schuman e Adenauer, faccia ciò che conviene fare insieme e lo faccia bene e non tolga agli Stati la loro autonomia e la loro identità. I senatori di Fratelli d’Italia sono con lei, presidente Meloni, per far valere le ragioni di chi alle elezioni, non soltanto in Italia, ha votato per un cambiamento in Europa, per far valere l’interesse nazionale e di tutti gli italiani di fronte a chi a Bruxelles sembra ragionare in termini di potere di partito e non per il bene comune dei cittadini. Siamo con lei con orgoglio e determinazione, mi permetto di dire con ammirazione per la dedizione totale con la quale sta interpretando il suo ruolo di rappresentare al meglio l’Italia in Europa e nel mondo. (Applausi). Si

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