SINISTRA. MALAN (FI): SUOI ESPONENTI VERE AUTORITÀ IN MATERIA DI IMPUNITÀ

“Il senatore Angius, che insinua voglia di impunità da parte della Maggioranza, parla da esperto: l’impunità è l’alcova della lunga storia d’amore tra il PCI-PDS-DS e i nuclei di magistrati combattenti.

Impunità per il miliardo di lire della maxi tangente Enimont, mentre i leader degli altri partiti vedevano distrutta la loro vita politica perché ‘non potevano non sapere’.

Impunità per aver incassato nel corso dei decenni centinaia di miliardi che la tirannide sovietica sottraeva al proprio popolo ed estorceva ai Paesi sottomessi.

Impunità per i dirigenti del partito, mentre diversi uomini di secondo e terzo piano presi con le mani nel sacco delle tangenti affermavano tutti di aver rubato per sé e non per il partito, anche se non sapevano dove erano finiti i soldi.

Impunità nelle numerose inchieste arenatesi nel sonno di procuratori che magari ritrovano lo sprint quando si tratta di perseguire avversari politici. Impunità per tutti i fatti sui quali il procuratore generale russo Stepankov nel 1992 aveva chiesto la collaborazione italiana per investigare sulla <<possibilità che i vertici del PCUS abbiano stornato parte dei fondi dello Stato che potrebbero essere stati occultati anche in Italia mediante il loro trasferimento alla direzione del PCI o anche alle società da esso controllate>>. Stepankov, che era disposto a fornire ulteriore materiale, aveva dei documenti che parlavano di evasione di imposte russe e italiane, fatture e documenti falsi, reti radio clandestine, corsi per esperti in esplosivi ecc.

Gli esponenti storici del PCI-PDS-DS sono dunque vere autorità in materia di impunità. Quel che chiediamo noi è tutt’altra cosa: vorremmo che, per condannare chiunque, si debbano almeno citare i delitti che avrebbe commesso, fornendone prove che siano qualcosa di più di chiacchiere senza riscontro di criminali che, in cambio delle loro farneticazioni, ricevono impunità per i loro numerosi crimini e ingenti somme pagate dai cittadini italiani.

Infine, Angius sa per caso dirci che fine ha fatto l’inchiesta sul grande fiancheggiatore del suo partito, Carlo De Benedetti, per la vendita di computer inutili a un ente di Stato? O perché il Governo D’Alema ha consentito di regalare 900 miliardi a Milosevic a spese dei cittadini italiani?”

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