“Ora anche il Direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri, in audizione audio-video con la commissione Difesa del Senato, denuncia le connessioni e le connivenze tra i trafficanti di persone attraverso il Mediterraneo e le ong che, con le loro navi, raccolgono ben un terzo dei migranti nonostante la presenza record di imbarcazioni della Marina italiana, di Frontex e di Eunavfor Med.
Una cosa che – non certo da solo – ipotizzo dall’estate scorsa ed è ormai chiara da mesi. Ma le parole di Leggeri tolgono ogni dubbio. Eppure il Governo ha respinto due settimane fa i miei ordini del giorno presentati al decreto Minniti, che chiedevano proprio maggiori controlli sulle navi ong e impegnavano il Governo a non affidare i migranti alle ong le cui imbarcazioni tenevano comportamenti scorretti – come la connivenza con gli scafisti e le operazioni entro le acque territoriali libiche. Ma sembra proprio che l’obiettivo del Governo sia di aumentare in qualunque modo gli arrivi in Italia di persone che, profughi o no, arrivano senza documenti e pagando organizzazioni criminali, mentre chi rispetta le regole e fa domanda presso i nostri consolati si vede spesso respinto.
La domanda che da settimane pongo al Governo è questa: qual è il rapporto tra le navi della Marina italiana e quelle delle ong? Le seguono e, dunque, collaborano indirettamente con gli scafisti?”