MIGRANTI ROMA. MALAN (FI): CON LEGGE TORTURA, PD E M5S CONTRO POLIZIA

“PD e M5S hanno entrambi gravi responsabilità in ciò che è accaduto in occasione dello sgombero di immigrati a Roma. A livello locale, Regione, Roma Capitale e Città metropolitana sono in mano loro e non sono state in grado di gestire la situazione. Il Governo a guida PD, protagonista di una politica dissennata nel Mediterraneo, solo nell’era Renzi-Gentiloni ha portato seicentomila persone senza alcuna prospettiva di proficua sistemazione: è ovvio che poi si creano questi problemi. I Prefetti, di solito, hanno a che fare con Sindaci meno inesperti e più capaci, che in qualche modo gestiscono le cose, mentre a Roma i nodi vengono al pettine.

Quanto, poi, agli scontri con la Polizia, c’è ora il rischio di applicazione della sciagurata legge sulla tortura, in base al quale il funzionario che ha parlato di rompere braccia rischia tre anni di carcere per parole dette in una situazione di grave concitazione e in difesa da lanci di sassi e oggetti che possono essere micidiali quanto i proiettili e assai più dei manganelli. Apprezzo le parole di Luigi Di Maio a difesa della Polizia, ma è facile dirle dall’ufficio di vicepresidenza della Camera dopo aver votato quella legge che, nonostante le correzioni che abbiamo ottenuto, è ancora molto pericolosa per gli uomini e le donne che difendono tutti i cittadini e anche noi parlamentari, mentre rende forti i delinquenti che fanno bersaglio di poliziotti e carabinieri. Un parlamentare deve difendere le Forze dell’Ordine non solo con le parole, ma anche non approvando leggi che vanno contro di esse”.

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