Mozione a prima firma Malan a sostegno della partecipazione di Taiwan a organizzazioni internazionali multilaterali

Il Senato
premesso che:

l’Italia intrattiene con Taiwan, che è la 22ª economia del mondo e il 18° partner dell’Unione europea per volume di interscambio, significative relazioni commerciali, industriali e culturali, promosse e coordinate dai reciproci uffici di rappresentanza a Taipei e a Roma e dal Foro di Cooperazione Economica che, dal 2010, si riunisce annualmente sotto la presidenza dei rispettivi direttori generali responsabili del commercio estero;

l’interscambio bilaterale, secondo i dati del Ministero dello sviluppo economico, è stato nel 2015 di circa 3 miliardi di euro e, nei primi 6 mesi del 2016, esso ha superato 1,6 miliardi, con un incremento di circa 200 milioni sullo stesso periodo dell’anno precedente;

questo andamento positivo sarà ulteriormente favorito dalla piena efficacia, decorsa dal 1° gennaio 2016, della legge n. 62 del 2015 sull’esenzione della doppia tassazione;

i dati inerenti all’interscambio con Taiwan collocano l’Italia, nell’ambito dell’Unione europea, al 5° posto dopo Germania, Olanda, Regno Unito e Francia, in un’economia complessiva, tra UE e Taiwan, che nel 2015 ha raggiunto i 44 miliardi di euro;

anche nelle attività culturali sono numerose e crescenti le iniziative che coinvolgono realtà locali, istituzioni ed enti delle due parti, mentre ad oggi vi sono 30 accordi tra università italiane e taiwanesi per la collaborazione accademica e lo scambio di docenti e di studenti;

Taiwan è un’autentica e funzionante democrazia dove si eleggono, a ogni livello, i responsabili della vita pubblica e sono costantemente promossi i diritti umani, civili, politici, religiosi, sociali e sindacali dei suoi 23,5 milioni di cittadini;

nel contesto internazionale, attraverso pragmatiche modalità che hanno consentito di superare problemi che sono retaggio di eventi storici avvenuti nella metà del secolo XX, Taiwan partecipa costruttivamente alle attività di diversi organismi multilaterali, tra questi l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), l’Assemblea Mondiale della Sanità (WHA), la Conferenza Economica dell’Asia-Pacifico (APEC), la Banca Asiatica di Sviluppo (ADB), la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), il Sistema di Integrazione Centroamericana (SICA), il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e altre;

nel 2013 Taiwan era stata invitata a partecipare alla 38ª assemblea dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO) ed era atteso che tale invito fosse rinnovato anche per la 39ª assemblea, svoltasi a Montreal dal 27 settembre al 7 ottobre 2016, a motivo del positivo precedente del 2013 e del fatto che le materie e le competenze proprie dell’ICAO sono di carattere tecnico e riguardano direttamente il destino di centinaia di milioni di passeggeri;

diversamente dalle attese, l’ICAO quest’anno non ha invitato Taiwan alla 39ª assemblea e questa decisione, oltre a rappresentare una contraddizione con quanto già attuato nel 2013, contrasta con la realtà rappresentata dalla Taipei Flight Information Region (TFIR), estesa su 180.000 miglia quadrate nautiche e confinante con le Flight Information Regions (FIRs) di Fukuoka, Manila, Hong Kong e Shanghai, che nel 2015 ha fornito servizi a 1,53 milioni di voli con 58 milioni di passeggeri i quali sono entrati, transitati o rimasti a Taiwan;

motivazioni di natura completamente estranea alle finalità e ai doveri dell’ICAO non dovrebbero più condizionare, in modo tanto invasivo, le sue funzioni e responsabilità così strettamente connesse alla vita e alla sicurezza di tutti coloro che utilizzano il trasporto aereo;

considerazioni analoghe, per evidente aderenza al realismo e al buon senso, si devono fare anche in ordine alle richieste di Taiwan di aderire all’Interpol per contribuire, attraverso lo scambio costante di informazioni, alla lotta al crimine internazionale, e di aderire alla Convenzione quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (UNFCC) che riguarda, tra l’altro, le riduzioni delle emissioni di gas, riduzioni che Taiwan da anni sta attuando con leggi già entrare in vigore;

a sostegno di queste legittime richieste taiwanesi, che coincidono con l’interesse generale della comunità internazionale, il Senato e la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, nel marzo 2016, hanno approvato una specifica legge, firmata dal presidente Barack Obama, e il 28 ottobre il portavoce del Dipartimento di Stato, Grace Choi, ha ufficialmente ribadito l’appoggio degli Stati Uniti alla partecipazione di Taiwan all’ICAO, all’Interpol, all’UNFCC e a tutte le altre organizzazioni multilaterali, ove non sia imprescindibile il requisito della “statualità”,

 

impegna il Governo

a farsi promotore, nelle appropriate sedi dell’Unione europea, di un’iniziativa della stessa UE, tramite i suoi organi esecutivi, a sostegno della partecipazione di Taiwan all’ICAO, all’Interpol, all’UNFCC e alle altre organizzazioni internazionali multilaterali, nelle quali tale partecipazione corrisponde all’interesse della popolazione taiwanese e dell’intera comunità internazionale.

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