MIGRANTI. MALAN (FI): NAUFRAGIO FRUTTO ANCHE DI MARE NOSTRUM E INDIFFERENZA UE

“Le centinaia di morti davanti alle coste della Libia sono, innanzitutto, responsabilità dei criminali, spesso appartenenti all’ISIS o ad altre bande di assassini fanatici, che si arricchiscono a cinquemila dollari a passeggero. In secondo luogo, di coloro che hanno voluto destabilizzare la Libia in nome della nefasta ‘primavera araba’. Ma l’operazione ‘Mare Nostrum’ ha dato a tanti poveretti africani l’illusione che basti mettersi in mare che poi arrivano gli Italiani a prenderti e a darti vitto e alloggio a tempo indefinito.

Va ricordato che il punto del naufragio dista dalle coste italiane quanto Barcellona dista dalla Liguria o quanto Venezia da Bari. È un punto quattro volte più vicino alla Libia che a Malta, cinque volte più vicino alla Libia che alla Sicilia, due volte più vicino alla Tunisia che all’Italia, ma – neanche fosse tornato l’Impero Romano, come il megalomane nome ‘Mare Nostrum’ suggerisce – tutto il peso deve ricadere sull’Italia. Infine, c’è la totale incapacità del Governo Renzi a farsi valere in sede di Unione Europea, dove lavora solo perché chiudano un occhio sulle regalie elettorali fatte in debito e senza rilanciare l’economia. E dovremmo anche farci sentire in sede NATO: non è possibile avere i nostri militari in Afghanistan, mentre nessuno si occupa dell’invasione cui sono sottoposti i nostri Comuni, cui da un giorno all’altro sono imposte centinaia di immigrati di cui nessuno sa nulla.

La realtà è che i criminali dell’ISIS stanno mettendo in atto una vera e propria invasione per intimidirci, una strategia in cui le centinaia di morti sono previste e volute. L’unica soluzione è il blocco navale, e un’azione in grado di mettere i rifugiati sotto la tutela dell’ONU”.

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