L’appello del Cardinale Ruini ai cattolici a disertare le urne nel referendum sulla procreazione assistita trova qualche consenso anche tra i fedeli delle Chiese evangeliche, che non sono tutti schierati contro la legge 40. Ne dà conto l’Agenzia NEV, pubblicando oggi alcune dichiarazioni significative di esponenti evangelici.
“E’ un’ingerenza insopportabile nella vita pubblica del nostro Paese. Il fatto che il Cardinale Camillo Ruini inviti i cattolici di tutti gli schieramenti politici a non andare a votare, per far fallire i referendum sulla procreazione medicalmente assistita, lascia semplicemente sconcertati”. Questa la reazione del pastore Gianni Genre, moderatore della Tavola valdese (organo esecutivo dell’Unione delle Chiese valdesi e metodiste in Italia) in seguito all’appello lanciato il 7 marzo dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) in occasione dell’apertura dei lavori del Consiglio permanente. “Il fatto che una Chiesa possa incitare i suoi fedeli a boicottare un istituto come il referendum, che regola la vita pubblica e civile di un Paese democratico, è inaccettabile. Se la Chiesa Cattolica non è d’accordo con i contenuti del referendum, che dica ‘no’, ma il suo atteggiamento rischia di mettere a repentaglio il funzionamento delle regole democratiche della nostra Repubblica”.
Per Valdo Spini (DS), i cittadini vanno informati e appare “immotivato” l’appello al non voto della Chiesa Cattolica italiana.
In merito alla presa di posizione di Ruini circa i referendum interviene anche il senatore Lucio Malan, membro della Chiesa valdese: “Proprio per il principio della laicità dello Stato, il Cardinale Ruini non è altro che un libero cittadino, e la Chiesa cattolica una delle confessioni religiose ‘egualmente libere davanti alla legge’. Dunque, se non è lecito a Ruini invitare i cittadini ad avvalersi della norma costituzionale che invalida un referendum se non vi partecipa la metà degli aventi diritto, non è lecito neppure a un altro cittadino. Sta alla Chiesa cattolica stabilire se è appropriato che un Cardinale prenda una tale posizione. Noto, però, che chi oggi grida all’ingerenza non ha avuto nulla da dire quando il Papa parlò, ad esempio, contro l’intervento in Iraq. E’ per me anche penoso vedere che fra costoro c’è il rappresentante della Chiesa Valdese cui appartengo – che ha aderito, come peraltro alcune organizzazioni cattoliche, al Genoa Social Forum. Sembra, insomma, che le Chiese possano sì schierarsi, ma solo con la Sinistra”.