Resoconto della commissione Affari Istituzionali del Senato
Il relatore Malan (PdL) presenta uno schema illustrativo che sintetizza le proposte normative contenute nelle iniziative in titolo.
In particolare, alcune (Atti Senato 2, 17, 93, 104, 257, 708, 2293 e 2357) propongono meccanismi diretti a favorire la rappresentanza equilibrata dei sessi; anche l’abolizione del premio di maggioranza è prevista da numerosi disegni di legge (Atti Senato 27, 696, 1105, 1549, 1550, 1566, 2098, 2293, 2294, 2312, 2327 e 2357), così come l’abolizione o la riduzione del numero di candidature multiple (Atti Senato 29, 110, 696, 748, 1105, 1549, 1550, 1566, 2098, 2293, 2294, 2312, 2327 e 2357). Alcuni disegni di legge (Atti Senato 3, 29, 111, 748, 871 e 2293) prevedono il ripristino del voto di preferenza; alcuni (Atti Senato 29, 111 e 871) prospettano la prevalenza della preferenza sul voto di lista.
Quanto alla formula elettorale, i disegni di legge n. 27 e 28 propongono il collegio uninominale rispettivamente per la Camera dei deputati e per tutti gli eletti nella regione Trentino-Alto Adige/Südtirol; il disegno di legge n. 110 propone che i seggi siano assegnati per il 50 per cento sulla base di collegi uninominali proporzionali e per il 50 per cento sulla base di liste bloccate; il disegno di legge n. 696 prevede analoga divisione con il 50 per cento assegnato sulla base di collegi maggioritari e il 50 per cento sulla base di liste bloccate con il metodo D’Hondt; i disegni di legge n. 1105 e 2098 introducono il doppio turno; alcuni disegni di legge (Atti Senato 1549, 1550, 2327 e 2387) propongono il ripristino del sistema elettorale previgente (cosiddetto “Mattarellum”), mentre il disegno di legge n. 2356 e il disegno di legge n. 110 prevedono che anche al Senato il premio di maggioranza sia assegnato su base nazionale. I disegni di legge n. 2293 e 2294 propongono, per la Camera dei deputati, l’assegnazione per il 50 per cento con metodo proporzionale (Hare) e voto di preferenza e per il 50 per cento attraverso collegi uninominali maggioritari, e per il Senato, l’assegnazione in base al meccanismo previsto fino al 1993.
I disegni di legge n. 2312 e 2357 prevedono il turno unico con voto alternativo (o secondo voto). Il disegno di legge n. 1807, stabilisce il limite di due liste per ciascuna coalizione, anche per le regioni, le province e i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, mentre il disegno di legge costituzionale n. 2421 prevede l’incandidabilità dopo tre legislature, analogamente al disegno di legge n. 3, che pone il limite di due legislature, e stabilisce l’ineleggibilità o la sospensione dalla carica per i condannati anche in primo grado a una pena superiore a dieci mesi. Segnala che il disegno di legge costituzionale n. 2387 prevede un referendum per la scelta del sistema elettorale che ha come opzioni il metodo vigente prima di quello attuale e due testi elaborati dal Parlamento.
Infine, si sofferma una bozza di disegno di legge, d’iniziativa del senatore Bianco, che – per quanto riguarda il riequilibrio della rappresentanza – prevede che nelle liste vi sia una sequenza di uomini o di donne pari a due, propone che il 50 per cento dei seggi sia assegnato su basi di liste e il restante 50 per cento sulla base di collegi con metodo proporzionale D’Hondt, abolisce il premio di maggioranza e prevede un aumento del numero delle circoscrizioni.
Il Presidente Carlo Vizzini ringrazia il Relatore per l’illustrazione esaustiva e per la predisposizione del quadro sinottico delle proposte legislative fin qui assegnate alla Commissione. Ricorda l’auspicio formulato dalla Commissione, per la presentazione di ulteriori iniziative da parte dei Gruppi parlamentari entro la prossima settimana; in proposito informa che hanno preannunciato la presentazione di una loro proposta i Gruppi del Partito Democratico e del Popolo della Libertà. Avverte che a partire dalle sedute della settimana successiva alla prossima, proseguirà la discussione generale, anche indipendentemente dalla effettiva presentazione di altri disegni di legge.