Gli studenti non Italiani hanno la possibilità di sostenerla nella loro madrelingua
Interrogazione al Ministro dell’Università e della Ricerca
Premesso che:
nel bando per l’ammissione al Corso di Laurea in Lingue e comunicazione internazionale della Facoltà di Lettere e Filosofia, anno accademico 2007/2008, all’Università degli studi Roma Tre, pubblicato senza data nel sito della Segreteria studenti http://host.uniroma3.it/uffici/segreterie/, il Rettore stabilisce che nella graduatoria per l’ammissione ai 360 posti disponibili “il punteggio è determinato: per il 90% dall’esito della prova d’ammissione (20% per la prova logico-linguistica e di cultura generale e il 70% per la prova nella lingua straniera) e per il 10% dal voto riportato nell’esame di Stato conclusivo degli studi secondari”;
la lingua straniera può essere scelta da ciascun candidato fra inglese, francese, tedesco e spagnolo;
gli studenti con titolo estero e/o cittadini dell’Unione europea ovunque residenti e cittadini di Paesi extra Unione europea legalmente soggiornanti in Italia utilizzano le stesse procedure previste per i cittadini italiani;
conseguentemente, gli stranieri di madrelingua inglese, tedesca, spagnola o francese hanno la possibilità di sostenere la prova nella loro stessa lingua, mentre gli studenti di lingua italiana non hanno la stessa opportunità trovandosi così fortemente sfavoriti rispetto agli altri nella prova che pesa per il 70% nella determinazione della graduatoria;
tale svantaggio non è bilanciato dal poter affrontare la prova logico-linguistica e di cultura generale in lingua Italiana, sia perché tale prova pesa solo per il 20% nella graduatoria, sia perché, per gran parte di essa, è sufficiente una media conoscenza dell’idioma italiano,
si chiede di sapere:
come si possa giustificare un tale meccanismo che svantaggia pesantemente, nell’accesso l’università, proprio i Cittadini italiani le cui famiglie pagano le tasse che alimentano l’università stessa;
se il Ministro in indirizzo ritenga tale meccanismo compatibile con l’articolo 3 della Costituzione;
quali interventi intenda mettere in atto al fine di riportare la giusta uguaglianza tra gli studenti italiani e gli studenti stranieri;
se, in attesa di altre più incisive misure, non intenda applicare una riduzione di risorse agli Atenei che favoriscono studenti di altri Paesi, anche in considerazione del fatto che tali Paesi potrebbero essere interessati a partecipare alle spese;
se sia a conoscenza di un analogo trattamento di privilegio per studenti italiani in università straniere.