REFERENDUM. MALAN (FI): ITALIANI D’ITALIA COMPENSINO EVENTUALI BROGLI

Da dove spunta mezzo milione di nuovi elettori?

“Il trionfalismo governativo per i dati sul voto referendario all’estero solleva molti sospetti. Si parla di 1 milione e 600mila schede votate. Il record precedente fu segnato per le elezioni politiche del 2008, con 1 milione e 155mila votanti, mentre nel 2013 e 2008 furono 50mila e 100mila in meno. Da dove spunta quel mezzo milione di Italiani in più, rispetto a elezioni per le quali vi erano centinaia di candidati che giravano le comunità italiane? Sarà aumentato il senso civico dei nostri connazionali all’estero o si tratta di gestione allegra dei kit elettorali, in particolare quelli degli Italiani irreperibili che vengono spediti ai nostri Consolati? Da dove vengono i cinquecentomila nuovi iscritti alle nostre nelle liste elettorali estere, pari al 14% in più in soli tre anni?

Confido che il buon senso degli Italiani che vivono e pagano le tasse in Italia, e che devono andare a votare di persona e non possono cedere le loro schede elettorali a chiunque – come invece accade all’estero – compensi eventuali brogli oltre confine che si sommerebbero alla scandalosa propaganda a senso unico per il Sì, fatta a spese del Contribuente.

Esecrabile anche la diffusione delle cosiddette ‘stime di fonti del PD’ su questo voto quando, da dodici giorni, è vietato diffondere i sondaggi. Del resto, sappiamo che per i renzisti le regole sono ‘burocrazia’ se riguardano loro, mentre gli altri devono rispettarle rigorosamente”.

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