SANITÀ. MALAN (FI): IL MINISTRO TURCO HA GIÀ COLPITO ANCHE I NON PRIMARI

“Il ddl annunciato dal Ministro Turco contro i primari che esercitano attività esterna è un atto puramente ideologico, che danneggerà utenti e medici bravi e non darà vantaggi a nessuno – tranne forse a qualche medico con tessera Cgil, che prenderà il posto di medici che se ne andranno dagli ospedali per fare solo attività privata.

Naturalmente la Cgil fiancheggia il Ministro e cita come precedente il fatto che il 95% dei primari continuò a lavorare negli ospedali pubblici nonostante la legge Bindi. Il fatto è che ciò avvenne grazie all’introduzione di norme di buon senso che consentirono l’intramoenia allargato, che tra l’altro rende molti milioni di euro ogni anno alla sanità pubblica.

Ma proprio quelle norme intelligenti sono state cancellate, con un emendamento inserito attraverso un colpo di mano nello sciagurato decreto Visco-Bersani. L’articolo 22-bis del decreto, infatti, che colpirà non solo i primari ma tutti i medici ospedalieri, porrà fine all’intramoenia allargato e limiterà fortemente quello ordinario. Gli utenti avranno medici pubblici peggiori, gli ospedali dovranno spendere soldi per attrezzarsi all’intramoenia e perderanno gli incassi sull’attività esterna”.

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