“La vicenda dell’ospedale di Amatrice, che aspettava da anni un adeguamento anti-sismico, è la spia di una situazione incresciosa, dove burocrazia e abusi hanno impedito la messa in sicurezza degli edifici. Dal 2009 quell’ospedale doveva essere messo in sicurezza: possibile che, nonostante i fondi a disposizione, non si sia trovato il modo di intervenire?
Più che dell’Aquila, il Governo si dovrebbe preoccupare dei tanti casi simili che possono essere in giro per l’Italia a causa della burocrazia soffocante che impedisce ai Comuni, già vittime di pesanti tagli di bilancio, di fare ciò che dovrebbero. Sempre più sindaci lamentano il tempo crescente che il personale deve impiegare per gli adempimenti burocratici, a scapito dei servizi ai cittadini e in difesa della loro sicurezza.”