Interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri
Premesso che:
– l’UNAR è stato istituito con una legge la quale gli affida compiti a proposito di attuazione della parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica;
– tale ufficio è, pero, stato attivo soprattutto sul filone lgbt, che nulla ha a che fare con le finalità attribuite dalla legge;
– lo scorso mese di febbraio, l’inchiesta de “Le Iene” denunciava lo scandaloso operato dell’ UNAR, ente governativo che, dietro l’insospettabile parvenza della lotta alle discriminazioni, finanziava con soldi pubblici circoli gay in cui – secondo le inchieste de “Le Iene” e di altre fonti di Stampa – si praticavano la prostituzione e attività sessuali estreme (come nelle c.d. “dark room” e “glory hole”) e dove erano avvenuti persino episodi di abuso sessuale, anche di giovanissimi disabili; le inchieste giornalistiche avevano, poi, affermato che l’associazione alla quale facevano capo i circoli “incriminati” erano frequentate anche dallo stesso Direttore dell’UNAR, il sig. Spano, il quale sarebbe stato titolare di una tessera “fedeltà”;
– di fronte allo sconcerto dell’opinione pubblica e alle richieste di chiusura immediata dell’UNAR da parte di ampi settori della politica e dell’associazionismo, il Governo ha liquidato il caso con la rimozione del Direttore Spano e, ad oggi, non c’è stata ancora né la nomina di un nuovo direttore;
per sapere:
- quali iniziative il Governo intende prendere affinché l’UNAR si occupi di quanto previsto dalla legge e non di altro;
- se, in particolare, l’UNAR cesserà di orientare in prevalenza il proprio operato a sostegno degli interessi delle associazioni lgbt a discapito delle svariate e reali forme di discriminazione che affliggono la nostra società;
- quali criteri l’UNAR adotterà per garantire trasparenza sull’operato delle associazioni che finanzia;
- se il prossimo Direttore dell’UNAR, dopo Spano e De Giorgi – anche quest’ultimo rimosso dopo la vergognosa faccenda dei libricini dell’Istituto Beck per le scuole – sarà un altro personaggio imposto dall’associazionismo gay o se sarà, finalmente, una persona capace di svolgere adeguatamente il proprio ruolo, combattendo le discriminazioni menzionate nella legge e, comunque, rappresenti le varie componenti della società – incluse le associazioni delle famiglie e dei genitori.