UNIONI CIVILI. MALAN (FI): RENZI DICA CHE È PER ADOZIONI GAY, COME CIRINNÀ

“Ora che Renzi ha deciso i tempi parlamentari della discussione delle unioni civili, con il consueto disprezzo per Senato e Camera – e persino per gli organi del PD, dentro il quale il mal di pancia sul testo Cirinnà pare siano parecchi – deve dire chiaro agli Italiani cosa pensa delle adozioni per le coppie omosessuali.

Infatti, nonostante gli spudorati tentativi per negarlo, le adozioni nel testo Cirinnà ci sono eccome, e ad esse è dedicato l’intero articolo 5, che include la possibilità di adozione diretta non solo per i figli del coniuge, ma anche per i figli dell’altra parte dell’unione civile – cosa che, nella quasi totalità dei casi di coppie maschili, implica anche la pratica dell’utero in affitto. Come se non bastasse, il testo impone l’applicazione alle unioni civili dell’articolo 27 del codice civile, quello che riguarda i doveri verso i figli. In ogni caso, il testo Cirinnà, poiché su tutto il resto è la fotocopia del matrimonio, se anche si togliesse l’articolo 5 e il riferimento all’articolo 147 del codice civile, spianerebbe la strada alle adozioni – e non solo dei figli del partner, per via giudiziaria, perché un’alta Corte non giustificherebbe disuguaglianze su questo se tutto il resto è come il matrimonio. Non c’è un giurista che non confermi questo, sia fra coloro che sono favorevoli sia fra coloro che sono contrari alle nozze gay. I miei numerosi emendamenti servono a fare chiarezza: gli Italiani devono sapere che cosa si sta approvando e che si sta cambiando il concetto di famiglia; e questo riguarda tutti, non solo i pochi o tanti omosessuali che vogliono un riconoscimento ai loro legami.

È infine bene ricordare che, se non ci fosse questa spinta estremistica, il riconoscimento di parecchie prerogative alle coppie – sia dello stesso sesso sia uomo/donna – sarebbe già stato approvato. Forza Italia è favorevole da parecchio tempo”.

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